Stefano Inama,
Siamo una famiglia che produce vino da oltre quarant'anni come unica attività. Arrivati alla terza generazione, abbiamo ben definito il nostro progetto: produrre vini diversi che posseggano come unico fine quello di corrispondere alla nostra visione del territorio, al di fuori degli stili e dai gruppi di tendenza.
Lavoriamo in regime di agricoltura biologica perché riteniamo ci dia un
frutto migliore, ma non lo dichiariamo in etichetta. Crediamo nel vino che genera emozioni, possibilmente "alla cieca" e per fare questo abbiamo sviluppato il nostro saper fare interno, senza avvalerci di consulenti e wine guru. Ci affidiamo alla quotidianità e al minimalismo enologico, rispettando le buone pratiche enologiche che hanno gettato le basi del vino moderno.
Territorio:
Oggi questa proprietà conta su circa 25 ettari. La vocazione, unica per le uve bianche, è data dalla natura vulcanica del terreno: un basalto lavico puro, il solo con tali caratteristiche nel nord Italia. In epoca Romana fu subito vitato probabilmente con un antico Grecanicum divenuto poi Garganega nell’accezione locale. Pertanto, è cosa nota che la Garganega, principale e per noi unica uva per la produzione del Soave Classico, ha qualcosa come almeno 2000 anni di residenza sul Territorio.
Come in molte altre aree viticole italiane, negli anni ‘80 e ‘90 sono state introdotte alcune parcelle di vitigni francesi, nel nostro caso Sauvignon e Chardonnay.
Il progressivo ritorno in auge del Soave Classico ha relegato tale operazione ad una positiva esperienza legata ad un particolare momento storico.
Di notevole importanza è stata però l’esperienza ricavata dalla combinazione tra il territorio e questi vitigni non “adattati” allo stesso. In breve tempo ci si è resi conto che in un’area di grande personalità è sempre il territorio con le sue caratteristiche a dominare il vitigno e non viceversa.
Questa esperienza ha aiutato a comprendere perché le vecchie pergole di Garganega esprimano determinati sapori, aromi ed eleganze solamente sulle colline del Soave Classico e non altrove, anche se a pochi chilometri di distanza.
Il progressivo ritorno in auge del Soave Classico ha relegato tale operazione ad una positiva esperienza legata ad un particolare momento storico.
Di notevole importanza è stata però l’esperienza ricavata dalla combinazione tra il territorio e questi vitigni non “adattati” allo stesso. In breve tempo ci si è resi conto che in un’area di grande personalità è sempre il territorio con le sue caratteristiche a dominare il vitigno e non viceversa.
Questa esperienza ha aiutato a comprendere perché le vecchie pergole di Garganega esprimano determinati sapori, aromi ed eleganze solamente sulle colline del Soave Classico e non altrove, anche se a pochi chilometri di distanza.
La Storia di Come Nascono i Vini :
La nostra idea era quella di far conoscere il territorio del Soave, non ancora attraverso il suo vino Classico, ma con una interpretazione del Sauvignon che, cresciuto per la prima volta su questo terreno vulcanico, aveva dato origine ad una versione del tutto nuova della varietà francese. Il vitigno risultava essere, fin dalle prime vendemmie, fortemente “addomesticato” dal territorio, addirittura in modo inaspettato con aromi e fragranze di frutta matura, e non vegetali, difficilmente riconducibili alle note varietali. Si tratta pertanto di un vitigno che definiremmo come “ben adattabile”.
Vin Soave - Soave Classico Scheda Tecnica |
L'anno 1992 è stato anche l'inizio della produzione degli altri bianchi: lo Chardonnay e finalmente il Soave Classico Vin Soave. In alcune stagioni di prove (89-90-91) abbiamo sviluppato la tecnica tuttora usata
Chardonnay Scheda Tecnica |
Soave Classico - Vigneti di Foscarino Scheda Tecnica |
Soave Classico - Vigneto Du Lot Scheda Tecnica |
Sauvignon - Vulcaia Scheda Tecnica |
Sauvignon - Vulcaia Fumè Scheda Tecnica |
Seguono i Rossi dei Colli Berici
Contatti
1 commento:
Vini veramente eccellenti ! Li ho consigliati ai miei clienti e sono rimasti colpiti . Grazie Andrea di avermeli fatti conoscere. Gianni
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