giovedì 11 luglio 2013

COL VETORAZ - Presenta Il Valdobbiadene Docg " Zero " Splendido Prosecco con Zero Residui Zuccherini - Firenze -




Il Valdobbiadene Docg Col Vetoraz a zero residuo zuccherino. Il nuovo Prosecco della pluripremiata cantina di Valdobbiadene è certo una nuova sfida a un sempre più crescente desiderio di vini poco elaborati ma non per questo privi delle qualità come, profumi ed eleganza .
Come spiega l'enologo Loris Dall'Acqua , l'aromaticità è indipendente dal dolce e che anche un vino secco può essere armonico e profumato. E credo di esserci riuscito.
Il Valdobbiadene Docg Brut "Zero" si presenta infatti al palato assolutamente secco, ma al contempo armonico e cremoso, privo di sentori amari e perfettamente corrispondente alle aromaticità percepite all'olfatto. Prodotto con una lenta e completa fermentazione, questo spumante si presenta con una spuma vellutata e avvolgente.
Le caratteristiche di questo vino, sono spiccatamente Valdobbiadenesi, dovute alla notevole escursione termica diurno-notturna dei vigneti di questa terra, posta a ridosso della montagna. In queste condizioni le aromaticità assumono le connotazioni più eleganti e più fragranti, con chiari riferimenti alla pesca bianca selvatica, alla pera, alla rosa gallica, al fiore d'acacia, e con note agrumate>.
Del Valdobbiadene Docg brut "Zero" sono state prodotte 10.000 bottiglie che saranno messe in vendita a partire da metà luglio 2013. La presentazione ufficiale avverrà in occasione della partecipazione della Cantina alla kermesse "Vino Vip Cortina", in programma dal 13 al 15 luglio.
Situata nel cuore della Docg Valdobbiadene, la Cantina Col Vetoraz si trova sul punto più elevato del Cartizze, a quasi 400 m di altitudine, sulla sommità dell'omonima collina a S. Stefano di Valdobbiadene.
Nata appena 20 anni fa, è oggi una delle più autorevoli e premiate della denominazione
 insignita di ben 5 Gran Medaglie d'Oro al Vinitaly. 
A caratterizzare in modo unico il metodo di vinificazione di Col Vetoraz non è solo la forte organizzazione della filiera produttiva, seguita con estrema scrupolosità, ma anche una precisa metodologia nella creazione delle grandi cuvée. Un sistema che permette di avere a disposizione delle uve dalla biodiversità eccezionale.